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Il
Santuario vive
da sempre i suoi giorni e le sue notti, le sue settimane e le sue
stagioni, le nebbie e gli spettacolari riflessi del sole nello scenario
del maestoso paesaggio naturale in cui è collocato. E si
finisce per cogliere la sua
misteriosa vitalità,
segnata dai rintocchi del suo rinomato orologio meccanico o dallo
scampanìo del suo campanile, che chiama, convoca, e
riaccompagna
riecheggiando sui canneti e sui ritorni a casa.

In
una simile distesa
atmosfera, il Santuario compone e scompone scenari umani per un verso
indecifrabili e per altro verso contagiosi e tralucenti di immagini
personali, famigliari, comunitarie, o anche semplicemente prima
raccolte e alla fine distese. Anche questa è vita del
Santuario!
Il
Santuario è
accogliente di buon mattino e fino al calar del sole.
Offre nei giorni feriali e nelle domeniche e giorni
festivi primariamente le soste della celebrazione eucaristica e
disponibilità per le celebrazioni
della riconciliazione cristiana. Negli orari liberi dalle celebrazioni
accoglie i gruppi più espressivi dell'esperienza umana e
cristiana: sono particolarmente pellegrinaggi delle
comunità
cristiane, delle famiglie con i loro bambini, di fidanzati e giovani
sposi, degli ammalati, degli anziani, dei gruppi giovanili, delle
scolaresche di ogni grado e livello, di sacerdoti, di
comunità
di vita consacrata, e anche di turisti e di intenditori di
storia,
arte e cultura popolare.
Singolare
è, dentro
questi scenari comunitari, il filo continuo del pellegrino solitario,
che ama l'angolo nascosto, si ferma, guarda, cerca contatto personale,
tace, sussurra o
prega, si alza e se ne
va.
Per
tutti il Santuario
offre il servizio stabile del Rettore, la collaborazione con lui di
altri sacerdoti, il contributo (auspicato!) di sacerdoti-guide
che accompagnano
i pellegrini, e servizi di volontari laici.
Nelle circostanze più
solenni, quali l'Avvento-Natale, la Pasqua-Pentecoste, l'Assunta e le
altre feste mariane, il Santuario si fa più accogliente con
ogni
possibile attenzione liturgica. Particolarmente vivo
diviene il Santuario durante tutto il periodo estivo per
preparare, celebrare
e prolungare la solennità della Beata Vergine Maria Assunta
in
cielo (15 agosto), alla quale il Santuario è dedicato.
Singolarissima, nella circostanza, è la liturgia,
con i testi propri, con testi musicali entrati in tradizione locale, e
con incredibile partecipazione di fedeli lungo tutta la giornata,
a cominciare dai Primi Vespri della sera precedente.
Altrettanto
accogliente
è il Santuario per le soste e le preghiere della
devozione
popolare, quali sono quelle del mese di maggio, delle novene in
preparazione alle feste, delle giornate dei malati, dei ritiri
comunitari di carattere spirituale o associativo.
A
sera, le porte del Santuario si chiudono, ma il Santuario continua a
vivere la sua vita nella notte e la dilata nel cuore e nell'anima dei
suoi devoti! Gli fa compagnia dal Sagrato, soffuso di luce dispersa, il
volto sofferente del Papa Giovanni Paolo II, carico della stessa
familiarità espressa in occasione della sua Visita
Apostolica,
il 23 Giugno 1991.
+ Egidio Caporello, Vescovo
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