SANTUARIO
BEATA VERGINE MARIA DELLE GRAZIE

Piazza Santuario, 4 - 46010 Grazie di Curtatone (MN) -
Tel. 0376/349002 
e-mail:
santuariodellegraziecurtatone@gmail.com

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STORIA DEL SANTUARIO




Le origini più remote del Santuario risalgono approssimativamente all'anno Mille quando venne eretto dalla pietà popolare un capitello al cui interno fu posta una tavola della Vergine con il Bambino. 

I barcaioli che, per procacciarsi il cibo costituito a quei tempi dai pesci del lago e dagli uccelli selvatici, con le loro imbarcazioni percorrevano quotidianamente la palude del Mincio, erano devoti alla sacra immagine e ad essa si rivolgevano per chiedere grazie. Il passo dalle preghiere ai miracoli fu breve per cui, visto l'affluire crescente di pellegrini, si decise di costruire un oratorio e di affidarlo alle cure dei frati francescani. 

Nel 1399 Francesco Gonzaga fece erigere in quel luogo un'imponente basilica come ex-voto alla Madonna delle Grazie per la cessazione della peste che imperversava mietendo innumerevoli vittime. L'incarico fu affidato all'architetto Bartolino da Novara, e costò la ragguardevole somma di 30.000 scudi d’oro. Una iscrizione ricorda la peste, il voto e la costruzione del Santuario. 

La consacrazione del tempio avvenne il 15 agosto 1406, festa dell'Assunta, per mano del Vescovo cremonese Nicolò Tinti con un rito solenne alla presenza di Francesco Gonzaga, del vescovo di Mantova Antonio degli Uberti e del mantovano Giovanni Zambotti, patriarca di Grado e massima autorità spirituale di Venezia.

Tra Quattrocento, Cinquecento e Seicento il Santuario conobbe il suo massimo splendore architettonico ed artistico con l'aggiunta di un lungo porticato premesso alla facciata, di un grande convento con 4 chiostri e 50 celle, di una larghissima piazza in funzione di sagrato, dieci cappelle ai fianchi, l'impalcato votivo, le volte affrescate, l'abside, un nuovo altare e una maestosa sagrestia.

Alla fine del Settecento iniziò il declino, con la soppressione del convento per volontà dell'imperatore d'Austria Giuseppe II, la cacciata dei francescani ad opera dei francesi, lo sbancamento dell'altura su cui sorgeva la chiesa e il restringimento della piazza. Seguì un periodo di abbandono e di devastazioni anche in conseguenza della battaglia di Curtatone  e Montanara combattuta nel 1848. 

L'attività del Santuario riprese nel 1855 grazie al Vescovo Giovanni Corti e i pellegrini tornarono a rianimare le celebrazioni. Nel 1882 il Vescovo Giuseppe Sarto, San Pio X, richiamò i francescani e nel 1907, salito al soglio pontificio, eresse il Santuario a "basilica minore". Ai francescani subentrarono i passionisti dal 1905 al 1935, quando il Vescovo Domenico Menna affidò il principale Santuario della diocesi al clero diocesano. Egli vi avviò anche radicali restauri e migliorie fino a decretare lo spostamento dell'immagine della Madonna col Bambino dall'ultima cappella a destra al tabernacolo sopra l'altare centrale. Dal 2004 Mons. Menna riposa in Santuario, nella Cappella di Santa Caterina (terza dall'ingresso nella navata destra) 

In tempi recenti sono stati eseguiti lavori significativi tra cui il recupero della prima sagrestia e l'impegnativo restauro dell'impalcata con tutte le statue votive. Dal 1973 il concorso internazionale dei madonnari che si svolge sul sagrato della chiesa costituisce un richiamo per i pellegrini ben oltre il confine della diocesi. Particolare e vivissima memoria ha ora il pellegrinaggio che il sommo pontefice Giovanni Paolo II, accogliendo l'invito del Vescovo Egidio Caporello, fece a Mantova e Castiglione delle Stiviere concludendo appunto la sua Visita Apostolica alla diocesi di Mantova il 22-23 Giugno 1991, nella ricorrenza centenaria del transito di San Luigi Gonzaga.




Antico loggiato


Interno '800




I frati

pellegrini anni 30



Sotto il portico antistante il Santuario, a sinistra dell'ingresso principale, è visibile la lapide marmorea incisa in lingua latina che ricorda gli eventi all'origine della fondazione del tempio.

    



Funesti contagi dilagano per tutto il popolo

e miseramente attaccano i corpi senza numero.


A nulla giovano le ombre dei boschi, non i campi, non


i teneri prati. Tutto il genere umano è prostrato a terra.


La mente s'arresta impietrita, inutili scorrono le lacrime,


neppure la sacra grazia piega le avverse forze.


Allora Francesco Gonzaga prega questa donna celeste


e per la promessa del tempio cessa la luttuosa peste.


Qui accorrono i Celti, i Veneti, i Teutoni, gli Ispani


a tutti qui salute e vita è data dalla donna celeste.


Qui, voi Mantovani, con le vostre preghiere fervorosamente venite,


a favore dei voti supplice intercede l'alma Genitrice.


Traduzione a cura della Prof.ssa Giovanna Azzali Bernardelli








I cenni storici contenuti in questa pagina sono tratti dalla pubblicazione:

IL SANTUARIO DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE PRESSO MANTOVA  

a cura di Mons. Roberto Brunelli, ed.Santuario Santa Maria delle Grazie - Aprile 2004

disponibile nella sua versione integrale presso il Santuario stesso.








Tre avvenimenti rimangono vivissimi nella memoria dei mantovani:

il 9 Maggio 1907, quando fu celebrata la solenne Incoronazione dell'Icona della "Mater Gratiae - Mater Misericordiae";

il 1° Maggio 1932, quando della Incoronazione si celebrò il 25°;

il 15 Agosto 2006, in occasione del 6° Centenario della Dedicazione del Santuario.

Dei primi due avvenimenti, registrati rispettivamente in un Numero Unico - 9 Maggio 1907, e nel numero de La Settimana Cattolica - 1° Maggio 1932, stralciamo alcuni interessanti dati di cronaca, di religiosità popolare e di "colore".


9 Maggio 1907
L'INCORONAZIONE





1° Maggio 1932
25° ANNIVERSARIO DELLA INCORONAZIONE






15 Agosto 2006
OMELIA DEL 6° CENTENARIO DELLA DEDICAZIONE


Del terzo avvenimento, riportiamo l'omelia del Vescovo Egidio Caporello; per il testo completo cliccate sul link.

Or sono 600 anni, come oggi e in 

questa stessa ora, un vescovo di 

Mantova – probabilmente il vescovo 

Antonio degli Uberti – consacrava 

questo nostro Santuario a “Dio 

Ottimo Massimo”, e lo dedicava alla 

“Beata Vergine Maria, Madre delle 

divine grazie”, celebrando 

l’Eucaristia con la memoria festosa 

della sua “Assunzione in cielo”, 

come oggi facciamo noi.

In precedenza, e da alcuni secoli, in 

questa stessa area già esisteva una 

piccola chiesa o edicola mariana. 

Era al centro di insediamenti 

campestri dispersi nel territorio, e di 

un piccolo borgo, risalente – pare – 

agli inizi degli anni Mille. Il piccolo 

Santuario probabilmente fu poi 

edificato nel 1300 circa, per istintiva

devozione popolare.











Litanie
della "Lumen Gentium", 1




Santa Madre di Dio
prega per noi

Figlia prediletta del Padre

Madre del Verbo incarnato

Tempio dello Spirito Santo

Vergine scelta da tutta l'eternità


prega per noi


Novella Eva

Figlia di Adamo

Figlia di Sion

Vergine Immacolata

Vergine di Nazareth

Vergine adombrata dallo Spirito

prega per noi


Madre del Signore

Madre dell'Emmanuele

Madre di Cristo

Madre di Gesù

Madre del Salvatore

Socia del Redentore

prega per noi


Madre dei viventi

Madre dei fedeli

Madre di tutti gli uomini

Eletta tra i poveri del Signore


Umile ancella del Signore

Serva della Redenzione


prega per noi




Sul set del film di B. Bertolucci
NOVECENTO

(1976)
Musica di E. Morricone
Altre sequenze del film

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