STORIA
DEL SANTUARIO
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Le
origini
più remote del Santuario risalgono approssimativamente
all'anno Mille quando venne eretto dalla
pietà popolare un capitello al cui interno
fu posta una tavola della Vergine
con il Bambino.
I
barcaioli che, per procacciarsi il cibo costituito a quei tempi dai
pesci del lago e dagli uccelli selvatici, con le
loro imbarcazioni percorrevano quotidianamente la palude del
Mincio, erano devoti alla sacra immagine e ad essa si
rivolgevano per chiedere grazie. Il passo dalle preghiere ai miracoli
fu breve per cui, visto l'affluire crescente di pellegrini, si decise
di costruire un oratorio e di affidarlo alle cure dei frati
francescani.
Nel
1399 Francesco Gonzaga fece erigere in quel luogo
un'imponente basilica come ex-voto alla Madonna delle Grazie
per la cessazione della peste che imperversava mietendo
innumerevoli vittime. L'incarico fu affidato
all'architetto Bartolino da Novara, e costò la
ragguardevole somma di 30.000 scudi d’oro. Una
iscrizione ricorda la peste, il voto e la costruzione del
Santuario.
La
consacrazione del tempio avvenne il 15 agosto 1406, festa dell'Assunta,
per mano del Vescovo cremonese Nicolò Tinti con un rito
solenne alla presenza di Francesco Gonzaga, del vescovo di Mantova
Antonio degli Uberti e del mantovano Giovanni Zambotti, patriarca di
Grado e massima
autorità spirituale di Venezia.
Tra
Quattrocento, Cinquecento e Seicento il Santuario conobbe il
suo massimo splendore architettonico ed artistico con l'aggiunta di un
lungo porticato premesso alla facciata, di un grande convento con 4
chiostri e 50 celle, di una larghissima piazza in funzione di sagrato,
dieci cappelle ai fianchi, l'impalcato votivo, le volte affrescate,
l'abside, un nuovo altare e una maestosa sagrestia.
Alla
fine del Settecento iniziò il declino, con la
soppressione del convento per volontà dell'imperatore
d'Austria Giuseppe II, la cacciata dei francescani ad opera dei
francesi, lo sbancamento dell'altura su cui sorgeva la chiesa e il
restringimento della piazza. Seguì un periodo di abbandono e
di devastazioni anche in conseguenza della battaglia di Curtatone
e Montanara combattuta nel 1848.
L'attività
del Santuario riprese nel 1855 grazie al Vescovo Giovanni Corti e i
pellegrini tornarono a rianimare le celebrazioni. Nel 1882 il Vescovo
Giuseppe Sarto, San Pio X, richiamò i francescani e nel
1907, salito al soglio pontificio, eresse il Santuario a "basilica
minore". Ai francescani subentrarono i passionisti dal 1905 al 1935,
quando il Vescovo Domenico Menna affidò il principale
Santuario della diocesi al clero diocesano. Egli vi avviò
anche radicali restauri e migliorie fino a decretare lo
spostamento dell'immagine della Madonna col Bambino dall'ultima
cappella a destra al tabernacolo sopra l'altare centrale. Dal 2004
Mons. Menna riposa in Santuario, nella Cappella di Santa Caterina
(terza dall'ingresso nella navata destra)
In
tempi recenti sono stati eseguiti lavori significativi tra cui il
recupero della prima sagrestia e l'impegnativo restauro dell'impalcata
con tutte le statue votive. Dal 1973 il concorso internazionale dei
madonnari che si svolge sul sagrato della chiesa costituisce un
richiamo per i pellegrini ben oltre il confine della diocesi.
Particolare e vivissima memoria ha ora il pellegrinaggio che il sommo
pontefice Giovanni
Paolo II, accogliendo l'invito del Vescovo Egidio Caporello, fece a
Mantova e Castiglione delle Stiviere concludendo appunto la sua
Visita Apostolica alla diocesi di Mantova il 22-23
Giugno 1991,
nella ricorrenza centenaria del transito di San Luigi Gonzaga.
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Antico loggiato
Interno '800
I frati

pellegrini
anni 30
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Sotto
il portico antistante il Santuario, a sinistra dell'ingresso
principale, è visibile la lapide marmorea incisa in
lingua
latina che ricorda gli eventi all'origine della fondazione del
tempio. |
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Funesti
contagi dilagano per tutto il popolo
e miseramente attaccano i corpi senza numero.
A nulla giovano le ombre dei boschi, non i campi, non
i teneri prati. Tutto il genere umano è prostrato a terra.
La mente s'arresta impietrita, inutili scorrono le lacrime,
neppure la sacra grazia piega le avverse forze.
Allora Francesco Gonzaga prega questa donna celeste
e per la promessa del tempio cessa la luttuosa peste.
Qui accorrono i Celti, i Veneti, i Teutoni, gli Ispani
a tutti qui salute e vita è data dalla donna celeste.
Qui, voi Mantovani, con le vostre preghiere fervorosamente venite,
a favore dei voti supplice intercede l'alma Genitrice.
Traduzione a cura della Prof.ssa Giovanna
Azzali Bernardelli
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I cenni storici contenuti in questa pagina sono tratti dalla
pubblicazione:
IL SANTUARIO DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE PRESSO MANTOVA
a
cura di
Mons. Roberto Brunelli, ed.Santuario Santa Maria delle Grazie - Aprile
2004
disponibile nella sua versione integrale presso il Santuario stesso.
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Tre
avvenimenti rimangono vivissimi nella memoria dei mantovani:
il 9 Maggio 1907, quando fu celebrata la solenne Incoronazione
dell'Icona della "Mater Gratiae - Mater Misericordiae";
il
1° Maggio 1932, quando della Incoronazione si
celebrò il 25°;
il 15
Agosto 2006, in occasione del 6° Centenario della Dedicazione
del
Santuario.
Dei primi due avvenimenti, registrati rispettivamente in un Numero
Unico - 9 Maggio 1907, e nel numero de La Settimana Cattolica -
1°
Maggio 1932, stralciamo alcuni interessanti dati di cronaca, di
religiosità popolare e di "colore".
15
Agosto 2006
OMELIA
DEL 6° CENTENARIO DELLA DEDICAZIONE
Del terzo avvenimento, riportiamo
l'omelia del Vescovo Egidio Caporello; per il testo completo
cliccate sul link.
Or
sono 600 anni, come oggi e in
questa
stessa ora, un vescovo di
Mantova
– probabilmente il vescovo
Antonio
degli Uberti – consacrava
questo
nostro Santuario a “Dio
Ottimo
Massimo”, e lo dedicava alla
“Beata
Vergine Maria, Madre delle
divine
grazie”, celebrando
l’Eucaristia
con la memoria
festosa
della
sua “Assunzione in cielo”,
come
oggi facciamo noi.
In
precedenza, e da alcuni secoli, in
questa
stessa area già esisteva una
piccola
chiesa o edicola mariana.
Era
al centro di insediamenti
campestri
dispersi nel territorio, e di
un
piccolo borgo, risalente
– pare –
agli
inizi degli anni Mille. Il piccolo
Santuario
probabilmente fu poi
edificato
nel 1300
circa, per istintiva
devozione
popolare.
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Litanie
della "Lumen Gentium", 1
Santa
Madre di Dio
prega per noi
Figlia
prediletta del Padre
Madre del Verbo incarnato
Tempio dello Spirito Santo
Vergine scelta da tutta l'eternità
prega per noi
Novella Eva
Figlia di Adamo
Figlia di Sion
Vergine Immacolata
Vergine di Nazareth
Vergine adombrata dallo Spirito
prega per noi
Madre del Signore
Madre dell'Emmanuele
Madre di Cristo
Madre di Gesù
Madre del Salvatore
Socia del Redentore
prega per noi
Madre dei viventi
Madre dei fedeli
Madre di tutti gli uomini
Eletta tra i poveri del Signore
Umile ancella del Signore
Serva della Redenzione
Altre sequenze del film
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