Il 26 dicembre 2013 è deceduto MONS. ANTONIO TASSI
Rettore del Santuario dal 1993 al 2010







DON ANTONIO IN SANTUARIO

Venendo in Santuario, tutti eravamo sicuri di trovarlo. O già seduto al confessionale o nei pressi, con il suo sorriso e il suo bastone; bastava aspettare qualche mezzo minuto e camminando adagio lui ti arrivava comunque, perché non perdeva d'occhio alcuno dei pellegrini per quanto solitario fosse.
Non è poca cosa trovare sempre un prete pronto e disponibile, di giorno, di sera e perfino di notte. Nell'incontro tutto diventava distensione umana, istintiva e spirituale. Magari, poi, tutto si prolungava apparentemente fuori misura; in ogni modo, una volta tanto, nella vita non c'era fretta e tutto finiva in un dialogo molto familiare. Era confessione fraterna. Tra i due, cioè, era confessione comune della presenza di un amore infinito, misericordioso ed efficace, confessione e riconoscimento di un Padre che mai maledice, che attende da sempre, che non fa processi né pronuncia sentenze, ma tutto scioglie in vitalità nuova e in festa familiare.
Probabilmente, è questa l'esperienza che in tanti abbiamo fatto con il nostro Don Antonio; questo, il carisma specifico di tutta la sua esistenza umana, della sua vita sacerdotale e del suo servizio alla tenera e potente misericordia di un Dio, che si gloria perché le sue creature ritrovano pacificazione e coraggio.
 Ora si può sommessamente ricordare il nostro Don Antonio come un vivente "ex-voto" quasi ... incorporato nel grande ex-voto che è il Santuario con la sua architettura e la sua vitalità.
Don Antonio in fiduciosa Comunione dei Santi sarà a lungo molto caro a quanti con lui hanno sperimentato il suo misericordioso carisma. (+ Egidio Caporello)



Foto di Stefano Malacarne




Ringraziamo quanti hanno voluto esprimere partecipazione e vicinanza ai momenti delle ultime gravi sofferenze di Don Antonio Tassi, al suo ritorno al Padre, alle esequie celebrate nel nostro Santuario. 
Ora per noi è tempo di vivere Comunione dei Santi, nella fede e nella grande speranza che il Signore abbia accolto il Suo servo Antonio nella pace dell'eternità, mentre noi, venerando la Madonna delle Grazie, continueremo a vivere il pellegrinaggio terreno, invocando Maria così come Don Antonio amava proporre con insistenza: 
"Salve Regina ... mostraci, 'adesso' e dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del Tuo seno". 
Con il Vescovo Egidio, il Rettore Don Giovanni Lucchi, Don Giuseppe Sbarbada, il diacono Aler e i collaboratori.