SANTUARIO
BEATA VERGINE MARIA DELLE GRAZIE

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IL VESCOVO EGIDIO

ALLE GRAZIE

Il Vescovo Monsignor Egidio Caporello - successore del compianto Vescovo Carlo Ferrari (1967-1986) - ha svolto il suo ministero episcopale come Vescovo di Mantova dal settembre 1986 all'ottobre 2007 risiedendo nella città dei Gonzaga.
Successivamente, ha scelto di risiedere negli "appartamenti dei sacerdoti" annessi al Santuario Beata Vergine Maria delle Grazie, in origine sede di convento per diversi ordini religiosi che si sono succeduti nel tempo.

 
MONS. EGIDIO CAPORELLO
E' TORNATO AL PADRE
il 18 luglio 2022 alle ore 2.30


Egidio Caporello nasce a Padova l’8 giugno del 1931 ed entra giovanissimo nel Seminario della sua città. Qui compie tutto il percorso formativo che lo porterà all’ordinazione presbiterale il 10 luglio 1955 nella chiesa di San Benedetto Vecchio a Padova.
Dopo l'ordinazione frequenta i corsi filosofici presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma, dove al contempo ricopre l'incarico di collaboratore del Centro nazionale attività catechistiche.
Dal 1959 al 1971 è vice assistente nazionale dell'Azione Cattolica e nel 1974 è incaricato di dirigere la casa assistenti dell'Azione Cattolica. Nel frattempo inizia a collaborare con l'ufficio catechistico nazionale, per il quale coordina ed organizza numerosi convegni nazionali e diocesani.
Il 24 luglio 1982 papa Giovanni Paolo II lo nomina quale primo segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana e vescovo titolare di Caorle. Il 19 settembre dello stesso anno riceve l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Padova, dal cardinale Anastasio Ballestrero, insieme ad altri concelebranti.
Il 28 giugno 1986 lo stesso papa lo nomina vescovo di Mantova. Nella nostra diocesi succede a Carlo Ferrari, dimessosi per raggiunti limiti di età. Farà il suo solenne ingresso a Mantova Il 7 settembre.
Fra il 1996 ed il 2001 è anche presidente della commissione episcopale per l'educazione cattolica, la cultura, la scuola e università della Conferenza Episcopale Italiana e membro del consiglio permanente della CEI.
Durante il suo episcopato in diocesi ricordiamo la visita del papa san Giovanni Paolo II nel 1991, l’ospitalità della Settimana Liturgica Nazionale nel 1999, e l’avvio di numerosi processi di traduzione del Concilio Vaticano II per la vita del clero e delle parrocchie mantovane. 
Il 13 luglio 2007 papa Benedetto XVI accoglie la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età. Gli succede Roberto Busti, del clero di Milano. Rimane amministratore apostolico della diocesi fino all'ingresso del successore, avvenuto il 7 ottobre. Da allora si è ritirato presso il santuario della Beata Vergine delle Grazie a Curtatone, dedicandosi alla preghiera, all’ascolto delle persone e alla coltivazione dello studio biblico. 









Esequie

Profilo facebook commemorativo del Vescovo Egidio




Il Vescovo Egidio con il Vescovo Mons. Marco Busca


Il Vescovo Egidio con il Vescovo emerito Mons. Roberto Busti











+ Egidio Caporello

7 settembre 1986

Dall'Omelia nella circostanza dell'inizio
del suo ministero episcopale a Mantova


Eccomi davanti a voi, con voi, per voi sull'altare. Ma più ancora eccomi con voi e per voi davanti al Padre, per condividere nell'Eucaristia l'infinita passione di Cristo Gesù, nell'unico spirito che fa di noi un solo corpo, con la sola speranza della nostra vocazione, con un solo Signore, un solo Battesimo, un solo Dio e Padre di tutti, al di sopra di tutti, presente in tutti (cfr. Ef 4, 4-6).

Per il testo completo dell'Omelia clicca sulle immagini sottostanti









PREGHIERA A MARIA



Al Tuo cuore amabile ci affidiamo,
umile e alta più che creatura.
Accogli affetti, trepidazioni e suppliche
che da sempre a Te rivolgiamo.

Ave, o piena di grazia,
o benedetta fra tutte le donne
o beata che hai creduto!

E benedetto il frutto del Tuo seno, Gesù!

Pellegrina per la Tua fede da Nazareth,
a Betlemme, a Cana tra gli sposi,
sempre sui passi del Tuo Figlio
fin sotto la Croce,
e nel Cenacolo con la Chiesa nascente,
Madre di Cristo, prega per noi!

Lontani dal Figlio Tuo
non andremo lontano.
Sostieni
i nostri passi di pellegrini quaggiù sulla via di una fede
più pura e più coraggiosa,
più amante di Dio sopra ogni cosa,
più premurosa per le nostre famiglie, premurosa per la Chiesa,
premurosa per il nostro Paese
e per il mondo.

Insegnaci o Maria a vivere,
per Cristo con Cristo e in Cristo,
in quotidiano abbandono alle buone mani
di Dio nostro Padre.
Aiutaci a vivere volentieri con tutti,
là dove il Signore nostro Dio
ci chiama a vivere,
fatti noi pure testimoni credibili e lieti
di verità e di vita,
di perdono, di santità
e di grazia,
di giustizia, di amore e di pace.


+ Egidio Caporello







PENSIAMO AL NOSTRO FUTURO



Pensiamo al nostro futuro.
E il nostro futuro incomincia oggi.


Oggi guardiamo nei tuoi occhi, o Madre!
O Maria, che hai visto a Cana di Galilea
che "non hanno più vino".


O Maria! Eppure tu conosci
tutto ciò che ci manca!
Tutto ciò che ci duole.
Tu conosci le nostre sofferenze,
le nostre colpe e le nostre aspirazioni.

Parla al Figlio!

Parla al Figlio del nostro difficile "oggi".
Parla del nostro difficile "oggi" a questo Cristo, che siamo venuti ad invitare
per tutto il nostro avvenire.
Quest'avvenire incomincia "oggi",
ed esso dipende
da come sarà il nostro "oggi".


A Cana di Galilea,
quando è venuto a mancare il vino,
tu hai detto ai servi, additando Cristo:
"Fate quello che vi dirà".

Pronunzia queste parole anche a noi!
Pronunziale sempre!
Pronunziale instancabilmente!

O Madre di quel Cristo,
che è Signore del secolo futuro ...


E fa' sì che noi,
in questo nostro difficile "oggi",
ascoltiamo il tuo Figlio.
Che l'ascoltiamo giorno dopo giorno
e opera dopo opera.
Che lo ascoltiamo anche quando
Egli dice cose difficili ed esigenti.
Da chi andremo?
Egli ha parole di vita eterna!


Il Vangelo è la gioia della fatica,
ed è insieme la fatica della gioia
e della salvezza.


O Madre! Aiutaci a passare,
con il Vangelo nel cuore,
attraverso il nostro difficile "oggi"
verso l'avvenire,
nel quale abbiamo invitato Cristo.


Aiutaci a passare attraverso il nostro difficile "oggi"
verso quell'avvenire nel quale abbiamo invitato anche Cristo, il Principe della Pace.


Giovanni Paolo II




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